Il Web: bello e buono oppure spietato. Come la vita

(PRE)VISIONI X IL FUTURO

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protagonisti

17:00 Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, Sala Igea Rachele Zinzocchi

“I mercati sono conversazioni”. Così si apriva il mitico Cluetrain Manifesto, che aveva previsto in anticipo l’evoluzione del Web: i mercati online si sarebbero organizzati da soli assai più rapidamente delle aziende che tradizionalmente li alimentavano.

Oggi nel mondo online siamo sempre più immersi: ormai viviamo nel digitale, senza discontinuità con la vita cosiddetta «reale». Ma quello che sinteticamente definiamo “iI Digitale” (cioè Internet, il Web, i Social network, la tecnologia parte ormai integrante di uffici e case, del nostro modo di pensare e persino di vestire) è davvero la terra promessa da quel Manifesto? E cioè il nuovo mondo dello scambio di conoscenze, dell’arricchimento reciproco, delle occasioni di crescita sul piano personale?

La risposta è sì: ma non un sì incondizionato. Occorre, e dipende da noi, che le «conversazioni» tornino ad essere dialogo e scambio e non siano più, come accade da qualche tempo, chiacchiera vana, rumore, insulto, violenza verbale. Occorre porre fine alla mancanza di consapevolezza del mondo digitale. Che dire di quella candida, «insostenibile leggerezza» con cui ci “geolocalizziamo” o condividiamo, via social e chat, foto che nemmeno dovremmo sognarci di fare? E quante volte, su siti sconosciuti, clicchiamo in automatico «Sì, accetto» su ogni informativa della privacy. Per poi lamentarci se finiamo tracciati, spiati, vittima di spam e di assillanti pubblicità telefoniche. La vita, però, può e deve essere «bella» in digitale.

Basta usarlo bene, con testa e cuore, e Facebook, Twitter, WhatsApp, Telegram… possono essere strumenti di sensibilizzazione e crescita. Basta vivere la Rete come luogo ove condividere esperienze utili, d’aiuto reciproco, restando autentici e degni di fiducia. Per questo occorre una consapevolezza diffusa del mondo digitale, delle sue occasioni e dei suoi rischi: occorre, anzi ormai urge, un’“Educazione Civica Digitale” che sia anzitutto educazione etica, a un uso consapevole e responsabile della Rete.

E questo nostro incontro è un tassello di consapevolezza.

Con
Rachele Zinzocchi

In collaborazione con
Treccani

Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, Sala Igea

Piazza della Enciclopedia Italiana, 4 - Firenze

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